giugno 20, 2013

Storico traguardo: Italia al 100% di produzione elettrica da rinnovabili

Il titolo del post in realtà non è totalmente veritiero - spero che il lettore mi voglia concedere, per il solo titolo, una licenza "giornalistica" - ma a loro modo quelle due ore pomeridiane del 16 giugno scorso saranno ricordate come una data storica: tra le 13 e le 15 di una normale domenica di tarda primavera, in Italia l'energia elettrica è stata venduta gratis. Proprio così: regalata!

Ad onor del vero era già accaduto, in passato, che in alcune delle sei zone in cui è suddivisa l'Italia per il mercato elettrico, l’elettricità venisse offerta a prezzo nullo. Ma mai, prima di domenica 16 giugno 2013, questo fatto aveva riguardato tutto il territorio nazionale.

Che cosa è successo?

E’ stata la combinazione di diversi fattori: la bassa domanda tipica di un giorno festivo (ancora più bassa a causa della crisi economica), l’alto irraggiamento che si ha nelle prime ore di un assolato pomeriggio di giugno (il mese il cui la radiazione solare raggiunge il massimo dell’anno, mediamente circa 1000 watt a metro quadro), i bacini idroelettrici ai massimi livelli grazie alle abbondanti piogge dei mesi scorsi e una buona dose di vento. O meglio, la previsione di tutto questo, infatti si tratta del prezzo pagato per l'energia scambiata sul Mercato del Giorno Prima (MGP), cioè fissato in anticipo basandosi su previsioni.

Chiariamo subito che non si arriverà mai, almeno nel medio termine, ad una generazione 100% da rinnovabili perché sono comunque necessarie delle riserve di potenza da utilizzare per la regolazione della frequenza della rete (che deve rimanere a 50 Hz indipendentemente dai carichi), compito che continua ad essere assolto tipicamente dalle centrali termoelettriche.

Andamento del PUN domenica 16 giugno 2013. Fonte GME.

Come si vede dal grafico, il prezzo aumenta appena il sole comincia a calare e tra le 21 e le 22 della stessa domenica, il prezzo di vendita dell’elettricità (il prezzo unico nazionale, per gli amici PUN) è tornato sui 12 centesimi al kilowattora. Questo naturalmente è il prezzo all'ingrosso, non cercate di confrontarlo con quello che pagate al vostro fornitore!

Nelle nostre bollette, di quanto avvenuto in quelle due ore in cui l'energia veniva offerta gratuitamente, non rimarrà che una impercettibile traccia. Quanto accaduto, però, non resterà un fatto solo simbolico, da una parte è l'evidenza di una via tracciata verso la produzione sempre più massiccia da fonti rinnovabili, dall'altra deve suonare come un campanello di allarme per un sistema elettrico che rischia di attraversare una fase di grande instabilità e che avrà quindi bisogno di ingenti investimenti per trasformarlo in una rete intelligente, dotata non solo di generazione distribuita ma anche di capacità di accumulo di energia, rilasciabile quando necessario.



Mix fonti di produzione elettrica in Italia - maggio 2013. Tra parentesi i dati dello stesso mese dello scorso anno
Fonte GME

Molto interessante il mix delle fonti di produzione dello scorso mese: la quota di produzione da fonti rinnovabili in Italia a maggio 2013 ha praticamente raggiunto il 52%!

Se vi sembra strano che l'energia elettrica venga venduta a costo zero, ancora più strano vi sembrerà quel che è successo in Francia: in questi giorni, e sempre grazie alla produzione da fonti rinnovabili, l’elettricità è stata venduta ad un prezzo negativo! Sì, avete capito bene, in pratica chi produceva corrente elettrica da fonti non rinnovabili, ha preferito pagare per immettere energia in rete pur di non spegnere gli impianti. Croci e delizie (si fa per dire) di chi possiede centrali nucleari...

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I dati statistici riportati possono essere consultati sul sito del GME (Gestore Mercato Energetico) a questa pagina.
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