marzo 27, 2016

Lassù, nel silenzio, ho volato anche io


Vedere la propria ombra sulla pista, accanto a te, seguirti fedele sino al momento in cui i rumori provocati dai sobbalzi sul terreno cedono il posto ad un unico suono: il sibilo dell’aria. Ecco l’istante magico in cui lei si separa da te ed inizia il suo inesorabile allontanamento, sempre più piccola, istante dopo istante, sino a svanire nel paesaggio ormai lontano sotto di te... È come se ti volesse dire: “ora sei libero, in cielo non hai più bisogno di me”.

L’emozione del distacco dal terreno che ci regala il volo prende forma nella rottura di questa perenne simbiosi tra noi e la nostra ombra che, in modo del tutto fuori dall’ordinario, nell’istante decisivo si separa da noi per lasciarci liberi, come mai era successo prima.


Come promesso in questo post, ecco il filmato che ho girato a bordo dell’aliante scuola (un AS K-21) durante una delle mie primissime lezioni di volo. La mano è ancora incerta (e troppo violenta!) sulla barra, le ali si inclinano a destra e a sinistra, l’aereo traino è lì davanti a te e non riesci ad allineare le tue ali alle sue, tutto sembra maledettamente difficile a te che sei alle prime armi...





E la lezione continua:




Un po' di foto dell'aliante:





PS: per coloro che si stessero domandando in che modo ho fatto le riprese, ecco svelato il trucco: una normalissima fotocamera montata su un treppiede tascabile Manfrotto che ho semplicemente avvitato alla visiera del berretto mediante una vite.



giugno 20, 2013

Storico traguardo: Italia al 100% di produzione elettrica da rinnovabili

Il titolo del post in realtà non è totalmente veritiero - spero che il lettore mi voglia concedere, per il solo titolo, una licenza "giornalistica" - ma a loro modo quelle due ore pomeridiane del 16 giugno scorso saranno ricordate come una data storica: tra le 13 e le 15 di una normale domenica di tarda primavera, in Italia l'energia elettrica è stata venduta gratis. Proprio così: regalata!

Ad onor del vero era già accaduto, in passato, che in alcune delle sei zone in cui è suddivisa l'Italia per il mercato elettrico, l’elettricità venisse offerta a prezzo nullo. Ma mai, prima di domenica 16 giugno 2013, questo fatto aveva riguardato tutto il territorio nazionale.

Che cosa è successo?

E’ stata la combinazione di diversi fattori: la bassa domanda tipica di un giorno festivo (ancora più bassa a causa della crisi economica), l’alto irraggiamento che si ha nelle prime ore di un assolato pomeriggio di giugno (il mese il cui la radiazione solare raggiunge il massimo dell’anno, mediamente circa 1000 watt a metro quadro), i bacini idroelettrici ai massimi livelli grazie alle abbondanti piogge dei mesi scorsi e una buona dose di vento. O meglio, la previsione di tutto questo, infatti si tratta del prezzo pagato per l'energia scambiata sul Mercato del Giorno Prima (MGP), cioè fissato in anticipo basandosi su previsioni.

Chiariamo subito che non si arriverà mai, almeno nel medio termine, ad una generazione 100% da rinnovabili perché sono comunque necessarie delle riserve di potenza da utilizzare per la regolazione della frequenza della rete (che deve rimanere a 50 Hz indipendentemente dai carichi), compito che continua ad essere assolto tipicamente dalle centrali termoelettriche.

Andamento del PUN domenica 16 giugno 2013. Fonte GME.

Come si vede dal grafico, il prezzo aumenta appena il sole comincia a calare e tra le 21 e le 22 della stessa domenica, il prezzo di vendita dell’elettricità (il prezzo unico nazionale, per gli amici PUN) è tornato sui 12 centesimi al kilowattora. Questo naturalmente è il prezzo all'ingrosso, non cercate di confrontarlo con quello che pagate al vostro fornitore!

Nelle nostre bollette, di quanto avvenuto in quelle due ore in cui l'energia veniva offerta gratuitamente, non rimarrà che una impercettibile traccia. Quanto accaduto, però, non resterà un fatto solo simbolico, da una parte è l'evidenza di una via tracciata verso la produzione sempre più massiccia da fonti rinnovabili, dall'altra deve suonare come un campanello di allarme per un sistema elettrico che rischia di attraversare una fase di grande instabilità e che avrà quindi bisogno di ingenti investimenti per trasformarlo in una rete intelligente, dotata non solo di generazione distribuita ma anche di capacità di accumulo di energia, rilasciabile quando necessario.



Mix fonti di produzione elettrica in Italia - maggio 2013. Tra parentesi i dati dello stesso mese dello scorso anno
Fonte GME

Molto interessante il mix delle fonti di produzione dello scorso mese: la quota di produzione da fonti rinnovabili in Italia a maggio 2013 ha praticamente raggiunto il 52%!

Se vi sembra strano che l'energia elettrica venga venduta a costo zero, ancora più strano vi sembrerà quel che è successo in Francia: in questi giorni, e sempre grazie alla produzione da fonti rinnovabili, l’elettricità è stata venduta ad un prezzo negativo! Sì, avete capito bene, in pratica chi produceva corrente elettrica da fonti non rinnovabili, ha preferito pagare per immettere energia in rete pur di non spegnere gli impianti. Croci e delizie (si fa per dire) di chi possiede centrali nucleari...

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I dati statistici riportati possono essere consultati sul sito del GME (Gestore Mercato Energetico) a questa pagina.
Segnalo anche l'Atlante italiano degli impianti fotovoltaici, un ottimo strumento, aggiornato quotidianamente, che permette una mappatura completa su tutto il territorio italiano degli impianti fotovoltaici, selezionabili su base geografica o per classe di potenza.



maggio 05, 2012

Genova, Smart City?

A Seoul, mentre si aspetta la metropolitana, da tempo è possibile fare la spesa in modo innovativo.

Alle pareti sono affissi dei manifesti che riproducono fedelmente gli scaffali di un immaginario (ma neanche tanto) supermercato. E’ sufficiente inquadrare con il cellulare il prodotto che vogliamo acquistare: entro un’ora, ci verrà recapitato comodamente a casa.

Magie dell’innovazione.

Seoul si trova in Corea, paese “emergente”, termine politicamente corretto con cui l'arrogante Occidente  ha sostituito l’espressione “in via di sviluppo”.

Genova, Italia, 2012. Il candidato sindaco che i sondaggi danno in testa, Marco Doria, confessa candidamente che non ha mai posseduto un telefono cellulare. Sembra che lo abbia comprato ora, per la campagna elettorale.

Genova, oltre al mugugno, ha un'altra particolarità - unica città in Europa - è riuscita ad aggiudicarsi tutti e tre i bandi lanciati dall'Unione Europa nell’ambito del progetto Smart Cities, il progetto che fa leva sulle ITCs (Information and Communication Technologies) per migliorare la qualità della vita e rendere più ecosostenibile lo sviluppo delle città.


 Seoul. La spesa via cellulare in una stazione della metropolitana 
Sono certo, da inguaribile ottimista, che un sindaco cui dovremo spiegare come si manda un sms rappresenti la guida ideale per trasformare Genova in una Smart City.

Con un tale curriculum non potrà che portare quella ventata di nuove idee, di pensiero parallelo e d’innovazione tecnologica che farà di Genova un immenso laboratorio dove sperimentare nuove tecnologie e idee innovative, trasformandola nella nuova Silicon Valley italiana.

Benvenuti a Genova, smart city.

marzo 31, 2012

Quattro passi sulla Luna

In attesa che il vostro sogno di diventare astronauti si realizzi e possiate sbarcare sulla Luna,  ecco un bel tour guidato, fruibile dalla vostra poltrona preferita, tratto dal sito della Nasa.

Il documentario è arricchito con le coloratissime immagini ottenute con un altimetro laser grazie al quale sono state prodotte le mappe topografiche tridimensionali della Luna.

La ricostruzione 3D è talmente dettagliata che, oltre al punto di atterraggio dell'ultima missione sulla Luna (Apollo 17, 1972), è visibile anche il rover utilizzato dagli astronauti e persino le tracce lasciate dalle sue ruote sulla superficie lunare. Chi ancora dubitasse del fatto che qualcuno è stato sulla Luna trova in questo documentario pane per i suoi denti.




Sempre della stessa serie curata dalla Nasa, vi consiglio questa bellissima ricostruzione dell'evoluzione della Luna.

A chi si ostinasse a non credere che l'uomo è sbarcato sulla Luna consiglio la lettura dell'interessantissimo libro di Paolo Attivissimo Luna? Sì, ci siamo andati, scaricabile integralmente (e gratuitamente) a questo indirizzo.

febbraio 11, 2012

Il mistero svelato del Volo Air France 447

L'impennaggio verticale dell'A330 durante il recupero
La scomparsa in mezzo all’oceano Atlantico, il primo giugno del 2009, del volo Air France 447 diretto da Rio de Janeiro a Parigi con 228 persone a bordo, è rimasta per oltre due anni uno dei grandi misteri dell’aviazione.
Come fu possibile che un aereo come l’Airbus A330, che rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia, si sia potuto all’improvviso inabissare?
Con la scatola nera e i resti dell’aereo sommersi ad oltre 3000 metri nelle profondità dell’Atlantico, gli esperti non poterono altro che avanzare delle ipotesi sulla base dei soli dati a disposizione: una serie di criptiche comunicazioni inviate in automatico dall'ACARS dell'aeromobile, l'Aircraft Communication Addressing and Reporting System, direttamente al centro assistenza in Francia.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’aereo era precipitato in seguito a problemi tecnici – il congelamento dei sensori di velocità – che insieme a condizioni climatiche particolarmente severe portarono ad una complessa catena di errori che si concluse con lo schianto. Ma le cose non andarono esattamente così.

Se non fosse stato per il ritrovamento della scatola nera dell’Airbus, avvenuto nell’aprile del 2011, il mistero sarebbe rimasto custodito dagli abissi.

febbraio 08, 2012

La voce dell'Italia

Lo spazio pubblicitario televisivo durante il superbowl è notoriamente lo spazio pubblicitario più caro al mondo, costa la bellezza di 115.000 dollari al secondo; se pensate di rompere il porcellino dove avete accumulato i vostri sudati risparmi per passare alla storia o semplicemente per fare un figurone con gli amici comprando uno o due secondi di spazio televisivo vi devo purtroppo deludere, infatti sembra che la NBC meno di 30 secondi non li venda proprio.

Ma non è certo il tariffario della NBC a far notizia. Quello che invece deve essere parso molto insolito e sicuramente poco comprensibile (nel senso stretto del termine!) alle decine di milioni di telespettatori yankee è stato lo spot – integralmente in italiano - della Fiat 500 Abarth. Una scelta indubbiamente coraggiosa!

Questo è il filmato andato in onda domenica durante il superbowl:


Dopo generazioni di giovani italiani che si sono americanizzati a suon di telefilm americani, mi piace il pensiero di vedere finalmente milioni di statunitensi che iniziano ad italianizzarsi!

L’Italia s’è desta? Viva l’Italia!

febbraio 05, 2012

Lassù, nel silenzio, volevo volare anche io


La nuit de la glisse, letteralmente “La notte della scivolata”, era il titolo di un film documentario che raccoglieva i migliori cortometraggi di sport estremi che avessero un qualche legame con lo scivolare, in senso stretto come lo sci o il surf, o in senso più ampio come il volo.

Era la fine degli anni ottanta quando, ancora adolescente, andai a vedere quel film con un gruppo di amici accomunati dalla passione per il windsurf. Quello che ci spinse al cinema era il desiderio di poter finalmente vedere dei filmati di windsurf girati alle Hawaii; a quel tempo non esisteva né internet né You Tube e riuscire a vedere (almeno su uno schermo!) un windsurf che cavalcava un’onda oceanica era tanto raro quanto forte era l’emozione che procurava in noi.

Ma, con enorme sorpresa, all’uscita dal cinema non fu il windsurf a restare impresso nella mia mente.

marzo 27, 2011

Numeri, non aggettivi!

Navigare in Rete alla ricerca di informazioni attendibili è spesso un’attività frustrante, al povero navigatore possono capitare gli incontri più disparati, da siti che sostengono tesi quantomeno eccentriche a quelli che vi raccontano che la comunità scientifica è costituita da una moltitudine di ignoranti che tiene l’umanità all’oscuro da rivoluzionarie scoperte scientifiche (per poi magari propinarvi le loro cure rigorosamente naturali e miracolose, miracolose solo per la capacità di svuotare il portafoglio del credulone di turno).


Il panorama è decisamente variegato e si passa dalla disinformazione a scopo di lucro a veri e propri deliri (come tali non mancano quelli in buona fede) che sostengono tesi complottistiche di ogni sorta: dalla “bufala” della conquista della Luna al signoraggio delle banche centrali, passando per la fantomatica invenzione di Nikola Tesla che salverebbe il mondo ma che naturalmente ci viene tenuta segreta.

ottobre 26, 2010

Saluto a Mandelbrot

Lo scorso 14 ottobre Benoît Mandelbrot ci ha lasciato, ne sono venuto a conoscenza con diversi giorni di ritardo, su segnalazione di un amico. E’ assai triste constatare che la scomparsa di uno dei grandi matematici del secolo sia stata totalmente trascurata dai media. Ogni commento è superfluo.

Mandelbrot è diventato famoso al grande pubblico per aver inventato il concetto di “frattale”, un termine che lui stesso coniò nel 1975 per indicare una geometria che ricorsivamente ripete se stessa su scala differente o, detta in altri termini, in cui una parte è – su scala ridotta - uguale al tutto (si pensi alla foglia di una felce o ad un cavolfiore).

maggio 16, 2010

Perché la Fisica non me l’hanno mai insegnata così?

Non ho idea di quale sia stata la vostra esperienza scolastica, ma, se è stata come la mia, sentir pronunciare la parola fisica (o la parola matematica!) probabilmente vi rimanda a noiosissime sfilze di numeri e simboli, talvolta di significato oscuro, che a scuola affollavano la lavagna e a paginate di aridi esercizi sui quali ero costretto a trascorrere molti pomeriggi della mia adolescenza.


Allora Internet era metafisica, nel senso stretto del termine, cioè al di là di ogni esperienza diretta: semplicemente non esisteva ancora! Sarebbero passati molti anni prima che al CERN inventassero le pagine web ma, soprattutto, prima che mi rendessi conto non solo del fascino ma anche della straordinaria potenza sia della fisica che della matematica.


Pochi giorni fa, in Rete, ho trovato il filmato che vi propongo in questo post, in cui viene descritto in tutto il suo misterioso fascino il famoso esperimento del passaggio dell’elettrone attraverso uno schermo con due fenditure. Ai non addetti ai lavori questo esperimento potrà sembrare una delle tante astruse, nonché incomprensibili, elucubrazioni mentali di gente che non sa come passare altrimenti le giornate, ma si tratta invece di un esperimento i cui risultati hanno sconcertato (e tuttora sconcertano!) chiunque ne venga a conoscenza, e soprattutto che hanno scardinato la conoscenza della natura, spalancando le porte a nuovi interrogativi e ad un mondo ancora oggi in gran parte ignoto e da esplorare.


febbraio 23, 2010

La più grande passione...



Questo post è dedicato a quella che è stata la più intensa passione della mia gioventù, ciò che mi ha regalato emozioni così forti che, ancora oggi, fanno riecheggiare dentro di me sensazioni difficilmente descrivibili quando chiudo gli occhi e penso a quegli istanti in cui il vento soffiava impetuoso, l’adrenalina entrava in circolo e il mio F2 Sunset Slalom, con il sibilo della sua pinna, accelerava veloce sull’acqua, rispondendo con dolci o violente curve alla semplice pressione dei miei piedi...

Il windsurf era per me sensazione di pura libertà: la libertà di tracciare sull’acqua i percorsi che la mia mente immaginava e di farmi trascinare dal vento all’inseguimento dell’orizzonte, toccando solo la linea che separa il mare dal cielo. Ma il windsurf era anche sapore di salsedine, contrasti di colori, sensazioni violente e intima sfida, con le onde ed il vento, ma soprattutto con me stesso, per alzare tutte le volte l’asticella del mio limite.


Tutto questo era condiviso con pochi ma intimi amici che queste emozioni avevano avuto la fortuna di provarle, quelli come te così pazzi da interrompere il pranzo per uscire di corsa sul terrazzo 
con il binocolo a scrutare l’orizzonte alla ricerca del vento, o che prendevano una bici ridotta quasi a rottame per pedalare con il cuore in gola sino alla Baia dei Saraceni con la speranza di vedere urlare e biancheggiare il mare... Marco, uno di questi amici, ha conservato ancora oggi intatta la sua passione per il windsurf, dedicando interamente ad essa il suo blog, da cui ho tratto questo filmato (grazie Marco!).

Godetevi queste spettacolari riprese, ricche di colori, i meravigliosi colori del mare, respirate intensamente l’odore di salsedine sentendo il fragore cupo dell’onda che avanza frangendo maestosa dietro di voi, e immaginate di avere il vento tra le mani e condurre voi il gioco tra le onde con la semplice pressione dei vostri piedi...


Luke is back?
Aloha!


PS Il filmato è in HD, godetevelo a dimensione reale!

febbraio 18, 2010

L’arma di ultima generazione contro i tumori

Quella della foto non è la sala controllo di una missione spaziale, né una sala trading di qualche banca piena di terminali Bloomberg, ma è la sala controllo di un centro italiano per la cura dei tumori. Di centri di questo tipo, sino a pochi giorni fa, al mondo ne esistevano solo tre, due in Giappone ed uno in Germania (quest'ultimo ancora in fase sperimentale), ma lo scorso 15 febbraio a Pavia è stato inaugurato il CNAO, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (nella foto), il primo centro in Italia per la cura dei tumori mediante adroterapia. Purtroppo la notizia è stata relegata in fondo ai telegiornali, se non addirittura ignorata - guai a rubare spazio al festival di Sanremo.

febbraio 06, 2010

Giocati dal caso


E’ vero che sono i più capaci ad avere successo nella vita? La risposta a questa domanda la troverete nelle prossime righe.

Capita raramente che la lettura di un saggio produca la goduria intellettuale che ho provato nel leggere il libro di Nassim Taleb, Fooled by randomness (uscito nell'edizione italiana con il titolo "Giocati dal caso"). Questo libro parla della Fortuna, o meglio, del ruolo che il Caso gioca nella nostra vita. Ma parla anche di quella fortuna che, non essendo percepita come tale, viene scambiata per abilità: una confusione presente nei campi più disparati: dalla scienza alla politica, dalla letteratura alla finanza.

Giocati dal caso è un volume che in libreria di solito finisce nello scaffale insieme ai libri di investimenti e finanza, ma in realtà è qualcosa di diverso; mi piace definirlo un manuale per pensare. In un piacevole viaggio che tocca filosofia, epistemologia, statistica ed evoluzionismo, Nassim Taleb,  sullo sfondo della sua esperienza di trader a Wall Street, ci mostra le conseguenze che possono nascere dal confondere la fortuna per abilità: sono numerosi gli idioti fortunati e gli scemi strapagati che si sono semplicemente trovati nel posto giusto al momento giusto. Individui del genere purtroppo attraggono schiere di seguaci devoti che credono ciecamente in quello che loro – talvolta in buona fede – spacciano per Metodo.

La lettura di Giocati dal caso esplora quelle deformazioni cognitive del nostro cervello che ci portano alla ricerca continua di nessi di causalità anche là dove si tratta di pura casualità, tendenze inveterate (frutto dell’evoluzione avvenuta per la maggior parte in un ambiente molto più lineare di quello in cui viviamo oggi) di cui non riusciamo a liberarci, e che conducono ad equivoci di cui il libro ci mostra le conseguenze, talvolta drammatiche, mentre fa cadere come birilli i nostri pregiudizi sull’idea di successo e di sconfitta.

Scriveva Seneca: “La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione”. Al giorno d'oggi purtroppo, senza fortuna, l’occasione potrebbe non arrivare mai.
Buona fortuna.

gennaio 27, 2010

Per non dimenticare




"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare."
Bertold Brecht

gennaio 22, 2010

'O sole mio, tu non mi basti mai...

Sul tetto di casa mia, dal 2007, ci sono due meravigliosi pannelli solari termodinamici. Diversamente da un televisore ultrasottile di ultima generazione, non possono fare bella mostra di sé in salotto né essere sfoggiati con orgoglio agli amici (ma possono talvolta costituire argomento di piacevole conversazione). La cosa straordinaria, però, è che per oltre sei mesi all’anno dai rubinetti di casa esce acqua calda a volontà, senza che sia stato necessario bruciare neppure un centimetro cubo di gas.

Sono pannelli ad alta efficienza, con collettori sottovuoto e specchi parabolici, riescono a scaldare l’acqua persino quando il cielo è nuvoloso, e anche in inverno danno il loro contributo aiutando la caldaia. La seconda cosa straordinaria è che lo Stato, entro tre anni dall’installazione, mi avrà restituito ben il 55% della spesa sostenuta.


Sin qui tutto bene. Ma allora dov'è il problema?