marzo 27, 2016

Lassù, nel silenzio, ho volato anche io


Vedere la propria ombra sulla pista, accanto a te, seguirti fedele sino al momento in cui i rumori provocati dai sobbalzi sul terreno cedono il posto ad un unico suono: il sibilo dell’aria. Ecco l’istante magico in cui lei si separa da te ed inizia il suo inesorabile allontanamento, sempre più piccola, istante dopo istante, sino a svanire nel paesaggio ormai lontano sotto di te... È come se ti volesse dire: “ora sei libero, in cielo non hai più bisogno di me”.

L’emozione del distacco dal terreno che ci regala il volo prende forma nella rottura di questa perenne simbiosi tra noi e la nostra ombra che, in modo del tutto fuori dall’ordinario, nell’istante decisivo si separa da noi per lasciarci liberi, come mai era successo prima.


Come promesso in questo post, ecco il filmato che ho girato a bordo dell’aliante scuola (un AS K-21) durante una delle mie primissime lezioni di volo. La mano è ancora incerta (e troppo violenta!) sulla barra, le ali si inclinano a destra e a sinistra, l’aereo traino è lì davanti a te e non riesci ad allineare le tue ali alle sue, tutto sembra maledettamente difficile a te che sei alle prime armi...





E la lezione continua:




Un po' di foto dell'aliante:





PS: per coloro che si stessero domandando in che modo ho fatto le riprese, ecco svelato il trucco: una normalissima fotocamera montata su un treppiede tascabile Manfrotto che ho semplicemente avvitato alla visiera del berretto mediante una vite.